Ho visto cose che voi umani…
Che non ci si debba formalizzare proprio su tutto siamo pure d’accordo e che fare i Don Chisciotte contro ogni mulino a vento sia stancante, pure…
Però… Però dai, ci sono menu scolastici che contemplano alimenti ed accoppiate da brividi!
Me ne vengono in mente un paio, giusto per citarne: spezzatino coi piselli e rotolo di frittata con prosciutto e formaggio, praticamente le olimpiadi del sovraccarico proteico 😛
I bambini hanno bisogno di proteine, certamente, ma quando mai ci siamo chiesti di QUANTE proteine?
“La cosa grave è che se all’eccesso calorico ormai fanno caso anche i genitori, all’eccesso proteico non si fa caso, anzi si ha sempre paura che il nostro bambino possa mangiare poca carne o poco pesce, ecc.
L’eccessiva assunzione di proteine nei primi anni di vita, oltre a determinare danni acuti come un eccessivo carico renale e una perdita di calcio con le urine, aumenterebbe nel tempo il rischio di sviluppare sovrappeso ed obesità.
Alcuni autori hanno evidenziato che, se la mamma durante la gravidanza assume troppe proteine, il feto alla nascita ha un numero maggiore di cellule di grasse (adipociti), altri studi hanno evidenziato che se il bambino assume troppe proteine nei primi anni di vita si determina un ulteriore aumento degli adipociti, un aumento del grasso e un precoce “adiposity rebound” cioè quell’aumento del BMI che, normalmente, deve avvenire tra i 5 e i 6 anni, e che se invece si verifica prima determina un aumento del rischio (anzi la quasi certezza!) di obesità in epoche di vita successive.” (Dott.ssa Assunta Martina Caiazzo-Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione)
Eh sì, le proteine ingrassano, ora chi lo dice a Dukan?!?!
” Ma di quante proteine hanno bisogno i nostri bambini?
Ce lo dicono gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità e degli Istituti nazionali della nutrizione: per un bimbo delle elementari circa 40 g al giorno. In realtà basterebbero meno, ma per essere sicuri che non ci siano carenze gli scienziati dei Larn (livelli raccomandati di nutrienti) abbondano sempre un po’.
E quante proteine mangiano effettivamente i nostri bambini?
Esaminiamo un menu abituale (l’esempio è tratto dal libretto «La mensa scolastica di Grugliasco»):
colazione con 250 g di latte e biscotti (10 g di proteine)
a metà mattina uno yogurt (4 g)
pranzo con pasta al pomodoro (8 g) e parmigiano grattugiato (5 g)
50 g di pane (5 g), 100 g di pollo (20 g), insalata e frutta (1 g)
merenda con una merendina (5 g)
cena con pasta in brodo o riso (5 g) e un bel cucchiaio di parmigiano (7 g),
50 g di prosciutto o formaggio, o un uovo (10 g)
In tutto 80 grammi, il doppio del fabbisogno consigliato.” *
Ed ora veniamo ad un altro nodo cruciale…
Quali proteine?
“Le proteine di origine animale sono più «ricche» delle proteine di origine vegetale, perché contengono tutti gli aminoacidi essenziali (cioè gli aminoacidi che non sappiamo sintetizzare e che quindi dobbiamo prendere dagli alimenti). Per questo sono state chiamate proteine «nobili» e i medici le apprezzano di più. Inoltre le carni rosse sono ricche di ferro e i formaggi sono ricchi di calcio. Le fonti principali di proteine vegetali sono invece i legumi (fagioli, piselli, lenticchie, ceci, prodotti di soia), poveri di un aminoacido chiamato metionina, e i cereali, che hanno poca lisina. Per questo quasi ovunque nel mondo (fanno eccezione gli eschimesi!) la dieta base era costituita da cereali e legumi: la nostra pasta e fagioli, il cus-cus con i ceci del Nord Africa, il riso con la soia dell’estremo oriente, la tortilla di mais con i fagioli neri del Messico. Perché mangiando cereali con legumi otteniamo tutti gli aminoacidi di cui abbiamo bisogno. Ci saziano senza darci una dose eccessiva di proteine, e se ci aggiungiamo un po’ di verdure di stagione, e occasionalmente un prodotto animale (un pesce o, evitando gli animali, un uovo, un pezzo di formaggio), avremo tutte le sostanze necessarie a proteggere la nostra salute. Era la nostra vecchia dieta mediterranea. Solo nell’ultimo mezzo secolo il cibo vegetale è stato in gran parte soppiantato da quello animale, e il consumo quotidiano di carni e latticini ha fatto aumentare smisuratamente la nostra dose di proteine.” *
“Farà male ai nostri bambini l’eccesso di proteine e di cibo animale tipico della nostra dieta?
Forse non immediatamente, ma alla lunga sì. I grassi animali che si trovano in salumi, latticini e formaggi favoriscono il diabete e le malattie circolatorie, perché ostacolano il buon funzionamento dell’insulina e fanno aumentare il colesterolo e la pressione arteriosa. Le carni rosse, e soprattutto quelle conservate, sono una delle cause dell’aumento drammatico dei tumori dell’intestino, in particolare perché sono ricche di ferro, che favorisce la formazione di sostanze cancerogene nel nostro tubo digerente. L’eccesso di proteine, inoltre, fa perdere calcio dalle ossa.” *(Dott. Franco Berrino– medico specialista in epidemiologia dei tumori)
Ed eccoci qua: determinati tipi di cibi aumentano il rischio di patologie tumorali, sono cancerogeni.
Penso che questo lo abbiate letto tutti:
“Con uno studio pubblicato su Lancet Oncology, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), un organismo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità con sede a Lione, ha decretato che le carni processate (come salumi, salsicce e wurstel) sono cancerogene per l’uomo […].Dopo aver passato in rassegna 800 studi epidemiologici che eseguiti in ogni continente, e incentrati sulla relazione tra carni rosse e insorgenza di cancro, la IARC ha inserito le carni processate tra i cancerogeni certi (il cosiddetto gruppo 1, che comprende anche l’amianto, l’alcol etilico e il fumo, le radiazioni ultraviolette e il Papilloma virus), e le carni rosse tra le sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo (gruppo 2A) [L’elenco completo in ordine alfabetico (in inglese)].” (Fonte Focus.it)
Se state già pensando alla moderazione come soluzione del problema, mi ha fatto sorridere (ma forse piuttosto sogghignare…) questo post:
E se pensate che la carne bio sia innocua, bè, nemmeno questo è vero…
Tramite Bio Bimbo:
“LA CARNE BIO E’ MENO CANCEROGENA* DI QUELLA NON BIO? (*carcinogenesi da contaminanti ambientali)
NO.
Il consumo di carne bio non protegge dalla cancerogenicità legata ai contaminanti ambientali (ogni tanto ne ho parlato), ovvero dai POPs (Persistent Organic Pollutans), ad esempio le famose diossine (la cui fonte principale è il latte) o i PCB, o i furani o persino tossine “naturali” come le aflatossine.
Perchè? Sono ovunque…
Secondo questo studio, pubblicato su Environmental Science and Pollution Research International, non ci sono differenze tra carni bio e non, il consumo comune è normalmente superiore ai limiti di esposizione a questi contaminanti e le carni più pericolose sono quelle di agnello.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25893622“
Quindi mamme, papà, nonni, zii, maestre e tutti quelli che hanno a cuore la salute dei bimbi, propri e non, siete invitati a firmare questa intelligente petizione che chiede semplicemente un menu scolastico più sano (si badi bene, non vegano o vegetariano, semplicemente rivisto e corretto in modo più bilanciato e con l’esclusione dei cibi che l’OMS, non il mio fruttivendolo, ha dichiarato cancerogeni), basta un clic:
Ah, e sì: l’ha firmata persino Berrino:
La salute dei bambini è nelle nostre mani, ora, non domani.