Non molto tempo fa mi sono lievemente stupita di assistere ad una discussione tra mamme in cui si parlava del trio (come cos’è il trio? Ovetto/carrozzina/passeggino!) con lo stesso entusiasmo con cui i giornalisti di Quattroruote recensiscono una fuoriserie.
Del resto adesso li producono multicolore, multiaccessoriati, multifunzione (multicostosi!)… Ma ecco, è una di quelle cose che se me lo regalassero ora declinerei con un “Ma anche no, grazie!”.
Ovviamente nel primo trimestre di gravidanza anche io sono caduta nella trappola come e peggio di Hansel e Gretel (li faranno mica anche caramellosi?!)…
Anche in questo settore infatti il marketing ci abbindola come gazze ladre davanti ad una cristalleria (sono sicura che quello con gli Swarovski ci sia!)…
L’alternativa
Da che mondo è mondo i bambini si portano in fascia, in ogni cultura si sono sviluppati supporti e posizioni che permettessero alle madri di accudire i piccoli e contemporaneamente portare avanti la famiglia;
I vantaggi
- Il contatto ed il contenimento: il bambino sente il vostro calore, il vostro profumo, il vostro battito… La mamma è qui, posso stare tranquillo! I bambini portati piangono meno, perché non hanno l’ansia del distacco, e se il bambino è sereno voi potrete fare altro!
- Mani libere! Mentre il vostro bambino se la dorme beato o si guarda in giro (o vi studia il viso!) voi potrete giocare con i fratelli maggiori, fare le pulizie, leggervi un libro…
- Nessun ingombro, né nel baule della macchina quando uscite né nelle varie stanze della casa;
- Più economiche! Anche se vi compraste tutto il set da battaglia (fascia lunga, fascia ad anelli, mei tai) spendereste comunque meno che acquistando il trio!
- Più ecologiche!
Differenze con il marsupio
I supporti per portare rispettano la fisiologica posizione delle anche del neonato, al contrario dei marsupi che inoltre scaricano il peso del bambino sui suoi genitali:
I supporti per portare assecondano la normale incurvatura della schiena dei piccoli:
I supporti per portare sono più morbidi, più flessibili, si adattano meglio sia al corpo del bambino che a quello dell’adulto e vi si possono portare anche bambini grandicelli.
Link consigliati
La rubrica “Portare i piccoli” de Il Bambino Naturale
Il sito Portare i Piccoli di Esther Weber
Il sito Nati per essere portati di Mamma Canguro
La lista delle istruttrici certificate
Mercatino Babywearing Fasce Usate E Supporti
Il gruppo Facebook mammacanguro… un altro modo di essere mamma
Buona passeggiata a tutti!
6 Maggio 2014 alle 22:37
8anni fa le fasce non si conoscevano tanto…peccato…ma Davide piccolissimo col suo saggio istinto animale ha rifiutato sempre il marsupio con tutte le sue forze!! 🙂
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7 Maggio 2014 alle 12:51
Per fortuna adesso sta girando un sacco di informazione 🙂 Fai in tempo ad usarle col prossimo ;P
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7 Maggio 2014 alle 9:54
non aver usato la fascia con il primo genito è uno dei miei maggiori rimpianti! recupererò con il secondo!
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7 Maggio 2014 alle 12:52
Idem Lucia! Io l’ho scoperta tardi, Simone camminava già! Però mi è stata molto utile quella ad anelli, perché così potevamo fare lunghe passeggiate e se si stancava TAC! In un attimo lo avevo in fascia 🙂 Anche io mi rifarò senz’altro!!!
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18 Maggio 2014 alle 7:58
Nell’articolo sopra leggo: “Da che mondo è mondo i bambini si portano in fascia, in ogni cultura si sono sviluppati supporti e posizioni che permettessero alle madri…”. Anche in Italia si portava? Esistono testimonianze?
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19 Maggio 2014 alle 9:14
Ciao Emanuela, cito testualmente Esther Weber dal suo sito “Due terzi dell’umanita’, da nord a sud, porta ancora oggi, tradizionalmente, i propri bambini addosso. In Groenlandia e in Siberia, in Alaska, in Africa, in Centro e Sud America, in Asia e in Australia i bambini vengono portati e trasportati in groppa, sulle spalle, sul fianco e sulla schiena, con supporti rigidi o morbidi, pezzi di tela finemente ricamati, stracci e quel che capita… Escluso da questa “tradizione” restano gli USA e il continente europeo. Almeno negli ultimi 400 anni.
Perche’ anche in Europa una volta si portavano i bambini addosso. La carrozzina come mezzo di trasporto ha poco piu’ di 150 anni ed e’ diventata accessibile economicamente al popolo comune europeo solo 100 anni fa…
Ma come si faceva prima ? E poi perche’ si e’ persa la modalita’ del portare da noi ?
Per me, la chiave di lettura sta nella distinzione tra portare con il significato di tras-portare e portare come modalita’ di prendersi cura dei neonati all’interno di una determinata cultura.
Per approfondire puoi scaricare il primo capitolo del mio libro: L’antica pratica del portare (pagine 53).” E ti lascio il link del primo capitolo del libro http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0CDEQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.bambinonaturale.it%2Fwp-content%2Fuploads%2FPortare-i-piccoli-cap-1.pdf&ei=HLx5U-eMIoib0QXJzYGABw&usg=AFQjCNH5JwkeN0Ajo-9G-McQHXTDuXXudg&sig2=Ft-Ij8xY2RB-Q2OHQa5hWQ&bvm=bv.66917471,d.d2k
A presto 🙂
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